SAURO CAVALLINI
non puoi affidarti al progresso senza visioni spirituali
L’opera prima la costruisci nella mente e attendi. Al momento giusto ti decidi e la vedi lievitare come un sogno. Quando costruivo i lavori grandi non perdevo tempo nel propormi un modello, lo aggredivo subito nella grandezza stabilita e nulla riusciva a distrarmi. Lo imponeva il desiderio di vederlo finito e un altro lo seguiva. Ero ebbro di lavoro e creavo un monumento da un disegno, tanto era forte l’ispirazione. Formavo l’opera nel pensiero e realizzavo. I cambiamenti avvenivano durante l’esecuzione, ma non era un susseguirsi affannoso, da ripropormi nel pensiero l’opera seguente.
Gli artisti sono uomini liberi di volersi esprimere, esseri che hanno bisogno di spazio immaginario che non è quello delle comete. Perché hanno ali avide di creatività, non li puoi obbligare a vivere fuori dalla loro disciplina perché è tale, impressa nella natura. Le scie del loro vagare resteranno nel tempo.
All’inizio torcevo le sagome di ferro nel seguire il disegno, per costruirvi sopra. L’ispirazione l’avrei seguita dopo, quando i volumi tracciavano il percorso. Allora le segrete bramosie avrebbero preso la forma desiderata. Cosa c’era di più vitale che straziarti di quel lavoro irrinunciabile? Esperienze passate, ma dentro ancora vive. Di quei tempi mi è rimasta la poesia, di quella profonda avventura. E ora, nel triste abbandono, non sai chi ringraziare. Dal momento che ti è stata concessa questa grazia, non senti che riconoscenza.
Non puoi affidarti al progresso senza visioni spirituali. Sarebbe come essere privi di aspirazioni, da negarci valori indefinibili. Solo per noi lo spazio è limitato, dipende dalle nostre scoperte, tenendo conto che vi sono poteri ignoti da considerare. Non puoi non credere a un’esistenza superiore che completi l’universo, idonea al nostro esistere, o il tuo negarti tacito è simile all’ululato alla luna quando illumina il sortilegio della notta. Non è che un richiamo selvaggio della natura più lacerante delle attese. È sentire la necessità di andare oltre la materia, lasciando che le intuizioni prevalgano da legittimare la nostra presenza che, nel segreto, si estende oltre l’immaginario.
Ora, la fanstasia non m’insegue più, erano attimi di grazia, quelle assimilate esperienze. Ma continuo a vivere nella stessa luce, in quell’eco che non crea lamenti, ma enfasi d’amore.
Note dell’autore – tutti i diritti riservati Centro Studi Sauro Cavallini
“Gli artisti sono uomini liberi di volersi esprimere, esseri che hanno bisogno di spazio immaginario che non è quello delle comete”
Sauro Cavallini
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In pace
Ogni tanto mi rallegrava,
facendomi vedere
le sue mani ferite.
Allora tagliavo il pane,
per offrire la pace
guardando con fede,
il suo pacato sguardo.
Fratelli, ormai,
abbiamo gustato in silenzio,
i nostri umili pensieri
CURRICULUM COMPLETO
Sauro Cavallini nasce il 4 marzo 1927 a La Spezia da genitori e avi liguri. Il padre, dopo molti anni nella Marina Militare, viene assunto nelle Ferrovie dello Stato e trasferito a Firenze dove Sauro compie gli studi e comincia a dedicarsi all’arte.
Nel 1958 tiene la prima mostra personale a Livorno.
Nel 1959 apre uno studio a Firenze, in Via Orsanmichele.
Nel 1960 si trasferisce a Fiesole, sulle colline intorno a Firenze, dove acquista un terreno per costruire la sua abitazione e lo studio.
Nel 1961 espone alla Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea figurativa, organizzata in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia, presso il Palazzo Reale di Caserta. Nello stesso anno tiene una personale alla Galleria Cairola di Milano ed espone le sue opere alla Mostra di Arte Sacra di Bari.
Nel 1962 tiene una personale alla Galleria San Marco di Roma e una personale all’Accademia del Ceppo di Pistoia.
Nel 1963 espone alla Mostra Mercato Nazionale d’Arte Contemporanea di Palazzo Strozzi a Firenze. Nello stesso anno il Ritratto dello statista Konrad Adenauer, in bronzo, viene collocato nel Palazzo del Governo di Bonn.
Nel 1965 partecipa, con la scultura Gatto, al XVI Premio internazionale del Fiorino d’oro, nel Palazzo Strozzi di Firenze, e vince il primo premio per la scultura.
Nel 1966, anno dell’alluvione di Firenze, interrompe l’attività per dedicarsi al restauro delle opere danneggiate nel Museo del Bargello e nella Basilica di Santa Croce.
Nel 1967 espone in una collettiva nel Museo di Scultura all’aperto presso la Fondazione Pagani di Legnano. Comincia ad insegnare al Liceo Artistico di Firenze, ma presto abbandona questo impegno per dedicarsi completamente alla scultura.
Nel 1968 realizza il grande bronzo Volo di gabbiani che l’architetto Italo Gamberini, nel 1974, posiziona davanti alla nuova sede della RAI di Firenze. Nello stesso 1968 realizza il Cristo crocifisso nel Cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di San Miniato al Monte di Firenze.
Nel 1970 inaugura un’esposizione alla Galleria Burdeke di Zurigo.
Nel 1971 tiene una personale alla Galleria Idea di Firenze. Nello stesso anno inaugura una personale alla Galleria Bellini, sempre a Firenze, ed espone le sue opere in una serie di eventi di prestigio: all’VIII edizione del Concorso Nazionale del Bronzetto di Padova, alla Mostra antologica di Palazzo Strozzi a Firenze e alla collettiva Opere di scultura di maestri italiani alla Galleria Falsetti di Cortina d’Ampezzo.
Nel 1972 tiene una personale alla Galleria Falsetti di Viareggio.
Nel 1973 inaugura una personale presso il Chiostro Romanico della Cattedrale di Prato.
La realizzazione di numerosi bozzetti e monumenti in bronzo iniziano ad arredare il suo studio e le opere cominciano ad essere ambite dai collezionisti privati.
Nel 1975 partecipa ad una collettiva al Salon d’Automne del Grand Palais di Parigi.
Nello stesso anno realizza due opere monumentali: il David e il Cavallo Morente.
Nel 1976 esegue il Monumento alla Pace che, nel 1982, viene collocato nel parco del Palazzo dei Congressi di Firenze.
Nel 1978 riceve, dal sindaco di Genova, il premio La Fronda d’Oro dedicato a coloro che, pur vivendo altrove, onorano la regione Liguria quale terra di origine.
In questo periodo, su suggerimento di Carlo Ludovico Ragghianti, comincia a studiare l’Ultima Cena, un’opera monumentale di cui riuscirà a realizzare solo il modello in gesso.
Nel 1982 espone due opere al Centro Studi Ragghianti di Lucca in una collettiva dedicata alla scultura italiana.
Nel 1983 il Comune di Diano Marina, in Liguria, gli commissiona il Monumento ai Caduti per la piazza principale; in occasione dell’inaugurazione riceve la cittadinanza onoraria.
Nel 1984, a Terni, riceve il premio San Valentino d’Oro. Nello stesso anno il presidente dell’industria automobilistica Ford, Henry Ford II, lo invita presso la sua fondazione a Detroit: la tentazione di rimanere in America e le opportunità offerte sono interessanti, ma lo scultore decide di rientrare in Italia per motivi familiari.
Nel 1987 tiene una personale alla Locus Gallery di Londra, su invito dell’Ambasciata Italiana, come artista rappresentativo della scultura nazionale.
Nel 1988, dopo un lungo studio, inizia la realizzazione del modello in gesso dell’Ultima Cena: il Comune di Lastra a Signa (Firenze) gli mette a disposizione un capannone dove lo scultore lavorerà fino al 1992 quando termina l’imponente opera che misura 16 metri di lunghezza per 6,5 di altezza. Nello stesso 1988 Amintore Fanfani, Ministro dell’Economia, gli propone di realizzare una medaglia rappresentativa in bronzo da utilizzare in specifiche occasioni. Ne realizzerà un’altra per l’Università di Firenze.
Nel 1990 lo Stato Italiano gli commissiona, come dono al Consiglio d’Europa, il monumento Inno alla Vita che viene collocato nel parco del Palazzo del Consiglio d’Europa di Strasburgo; le Poste francesi realizzano un documento filatelico con l’effige dell’opera. Nel 1992 il bozzetto in bronzo del monumento viene donato, dallo scultore, a papa Giovanni Paolo II.
Nel 1992, anniversario della scoperta dell’America e in occasione di Expo ‘92, realizza per la città di Genova il monumento La nave umana dedicato a Cristoforo Colombo.
Nello stesso anno il Principe Ranieri III di Monaco acquista l’opera monumentale Passo a due collocata all’ingresso del Giardino delle Rose, dedicato a Grace Kelly, nel quartiere di Fontvieille.
Nel 1994 vince un concorso indetto dall’Università di Firenze e posiziona l’opera Icaro a Villa Favard, a quel tempo sede della Facoltà di Economia e Commercio della città.
Nel 1996 il Rotary Club gli assegna il premio Columbus per le Arti nel prestigioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Nello stesso anno il gruppo scultoreo Fontana della Maternità, costituito da cinque grandi bronzi, viene collocato in Piazza Ferrucci, a Firenze, in occasione del vertice europeo tenuto a giugno.
Nel 1998 pubblica il volume di poesie Cantici del mare e della vita.
Nel 2000 la comunità italiana del Principato di Monaco, in occasione del cinquantesimo anno di reggenza del Principe Ranieri III, gli commissiona il monumento Fraternità posizionato davanti alla stazione di Monte Carlo; l’opera viene inaugurata dai principi Ranieri III e Alberto II alla presenza di Francesco Cossiga in rappresentanza dello Stato Italiano. A dicembre dello stesso anno partecipa alla rassegna Europa. Cultura e Libertà, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, ed espone a Forte dei Marmi il bronzetto del monumento Inno alla Vita.
In questo periodo, a causa di problemi cardiaci che gli impediscono gli sforzi fisici imposti dal bronzo, comincia a realizzare grandi composizioni a tempera in cui ripropone temi cari già affrontati in scultura.
Nel 2006 tiene la personale Bronzo in movimento al Palazzo del Parco di Diano Marina (Imperia).
Nel 2007 la personale Bronzo in movimento viene inaugurata presso la Chiesa di San Giuseppe di Alba (Cuneo).
Nel 2010 partecipa, in collaborazione con l’archistar Ron Arad e con la casa di moda francese Notify, ad un progetto che coinvolge il Monumento alla Pace nel parco del Palazzo dei Congressi di Firenze in occasione di Pitti Immagine Uomo. Questa è l’ultima comparsa ufficiale dell’artista.
Il 27 luglio 2016 Sauro Cavallini si spegne nella sua abitazione di Fiesole lasciando ai figli Teo e Aine, eredi unici, il compito di curare il suo patrimonio artistico.
Eventi post mortem
Il 19 gennaio 2017, nella villa di Fiesole, viene inaugurato il Centro Studi Cavallini e si apre al pubblico la Casa Museo con le opere dell’artista.
Nel maggio 2017 viene assegnato a Cavallini il premio Lifetime achievement award (ritirato dagli eredi) durante la rassegna Visionary art show di Lecce dove vengono esposte alcune opere.
A giugno 2017 si inaugura a Fiesole l’esposizione monumentale Intrusioni organizzata in collaborazione tra il Centro Studi Cavallini e il Comune di Fiesole.
A ottobre 2017 gli viene conferito, alla memoria, il premio Lorenzo il Magnifico alla carriera durante la XI Edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze.
Nel marzo 2018 a Neuchatel (Svizzera) viene inaugurata una personale presso la Galleria Marval. Nello stesso mese, le opere di Cavallini sono presentate alla collettiva Cenacoli d’Autore a Treviso.
A giugno 2018 alcune sculture vengono esposte alla mostra Presenze nell’arte contemporanea, una collettiva tenuta nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo di Firenze.
Nell’estate 2018 si inaugura una personale a Pietrasanta (Lucca) sia con opere monumentali, allestite nella Piazzetta San Martino, sia con opere di piccolo formato, esposte alla Galleria Paoli.
Ad ottobre 2018, presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, si tiene una retrospettiva del maestro; alcuni monumenti sono collocati nel loggiato di Piazza San Marco.
A marzo 2019 alcune opere vengono esposte alla mostra Il Mestiere delle Arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità, tenuta al Museo Nazionale di Ravenna, a cui partecipano artisti di fama internazionale tra cui Igor Mitoraj, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Mimmo Paladino.
Nel gennaio 2020 la monumentale Ballerina, realizzata in bronzo nel 1979, viene esposta al centro della Gate Avenue di Dubai dove è allestita la DIFC Sculpture Walk, per rappresentare l’eccellenza italiana nella scultura contemporanea e introdurre Expo 2020 Dubai (evento rimandato a causa dell’emergenza sanitaria).
A marzo 2021 in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, viene inaugurata a Grosseto in Piazza del Duomo l’esposizione monumentale DINAMICA con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali Italiano, Comune di Grosseto e Comune di Fiesole, in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura, Polo Museale le Clarisse e Comune di Grosseto. L’allestimento prevede la collocazione di sei monumenti in bronzo in Piazza del Duomo fino a tutto settembre 2021.