ADRIANO DE VINCENTIIS
NON HO MAI SMESSO DI COLTIVARE LA MERAVIGLIA
Come a tutti i bambini anche a me è stato raccontato che il mondo è fatto di materia e che le cose invisibili non esistono. Ma tutti i bambini hanno una potentissima necessità di sviluppare un contatto con l’invisibile, così, per conservare quel mondo negato dal materialismo sterile degli adulti, fanno racconti, storie, sogni e a volte bugie.
Crescendo, ho sempre sentito un obbligo inderogabile di mantenere vivi quei sogni in una lotta continua col mondo spento e privo di entusiasmo che la realtà adulta dimostrava. Ho continuato a disegnare senza mai smettere e ho continuato a coltivare la meraviglia verso una realtà negata dall’infanzia e al contempo così chiara e presente dentro di me.
Poi ho iniziato a studiare, cercare, leggere, a confrontarmi con chi aveva una simile predisposizione e ho scoperto delle cose molto semplici sull’invisibile: mi dicono che sono fatto di materia, ma la scienza non riesce a vedere il 90% di questa materia. Mi dicono che io sono un corpo, ma quando penso a me stesso trovo memorie, emozioni, pensieri, aspirazioni e virtù e tutte queste sono invisibili. Hanno cercato di convincermi che per fare le cose bisogna pensare molto ma poi ho scoperto che tutto quello che facciamo nel mondo materiale è guidato dall’inconscio. Mi hanno detto che angeli, fantasmi, energie, esseri immateriali non esistono ma quando ero bambino nessuno è stato capace di togliermi la paura o la fascinazione di quei fantasmi, di quegli angeli, di quelle entità che incontravo nei sogni e che da sveglio nessuno poteva negare fossero esistite. Mi hanno detto che la vita è una ed è nella materia ma ecco che questa parola si crea con la nascita e si nega con la morte e questi sono ambedue valichi segnati dall’invisibile.
Con il tempo e i necessari studi ho compreso che il mondo materiale e quello invisibile sono una sola cosa o meglio, sono uno la conseguenza dell’altro e distinguerli o negarne uno è una grave miopia spirituale. Mi sono opposto in modo militante al materialismo e ho inseguito queste forze altre, senza l’ossessione di comprenderle o spiegarle ma lasciandomi andare esclusivamente ad una poetica contemplazione della loro influenza e potenza su tutto il visibile.
Il disegno del corpo, quindi, nel mio lavoro di disegnatore, è il disegno dell’invisibile. Ogni corpo contiene l’immateriale e l’intangibile che lo anima: disegnare un corpo con questa consapevolezza significa disegnare anche la sua anima.
L’INVISIBILE E’ ESSENZIALE
“Saint-Exupéry ha scritto che l’essenziale è invisibile agli occhi (–) ma ad una ispezione più approfondita dobbiamo concludere che se l’essenziale è invisibile, l’invisibile è essenziale”
Adriano De Vincentiis
IN ARRIVO: COLLEZIONE STAMPEAdriano De Vincentiis: Messaggio ad Argolands
“Essenza ed essenziale sono parole legate dalla stessa radice e si riferiscono a qualcosa di sottile, leggero, impercettibile agli umani ma onnipresente in natura, cruciale in tutti i processi vitali della terra. Essenza significa anche odore, fragranza, profumo: qualcosa che viene trasportato dall’aria, che è fatta di aria, qualcosa che al contatto con i sensi umani e animali scatena pulsioni e immagini spesso impossibili da tradurre in qualsiasi linguaggio parlato.”
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https://www.argolands.com/adriano-de-vincentiis-message-to-argolands/
BIO
Adriano De Vincentiis, Disegnatore e Fumettista
Nato a Teramo, Inizia a disegnare professionalmente nell’adolescenza, quando realizza la sua prima Graphic Novel appena ventenne.
La graphic novel Koshka verrà in seguito pubblicata nei mercati più interessanti del fumetto internazionale.
A metà degli anni ’90 si trasferisce a Los Angeles e inizia una lunga collaborazione con designers e registi di Hollywood su produzioni mainstream e progetti sperimentali occupandosi in particolare di contcept design, scenografie e costumi.
Fino all’inizio degli anni 2000 collabora assiduamente con produzioni asiatiche trasferendosi ad Hong Kong e disegnando sia per il cinema che per l’animazione cinese.
Nel 2004 rinuncia a tutte le collaborazioni cinematografiche per tornare alla libertà intima e creativa del fumetto, sua originaria passione, inserendosi nel mercato Franco-Belga e realizzando libri a fumetti ed illustrativi.
E’ molto apprezzato, a ragione, in Francia dove ha esposto nelle gallerie più importanti dedicate a fumetto e illustrazione.